A maggio: testimonianza, sviluppo e partecipazione

L’impegno dell’Innesto nel mese del 18° compleanno

Confronto e collaborazione istituzionale, costruzioni di reti lunghe, dimostrazione e promozione territoriale, ricerca e sperimentazione: maggio è stato per L’Innesto un mese d’impegno e di partecipazione ad importanti eventi nazionali per lo sviluppo della cooperazione come chiave per dare risposte di rilancio e crescita a tanti territori italiani, quelli spesso definiti fragili, e alle loro comunità.
Da anni protagonista di un percorso di elaborazione e declinazione del proprio agire a partire dall’individuazione e dalla risoluzione delle criticità della propria comunità, Lodovico Patelli, Presidente della Cooperativa, ha portato la propria testimonianza ad un incontro pubblico che si è tenuto, il 5 maggio, a Monticello Amiata, nel comune di Cinigiano. L’occasione per parlare di cooperative di comunità e per fornire un contributo in merito al ricorso a questo profilo di cooperazione per rilanciare l’economia locale è l’intesa, firmata a marzo, tra Regione Toscana e l’Alleanza delle Cooperative Italiane per il sostegno alla realizzazione degli studi di fattibilità per progetti pilota sul territorio regionale.
L’Innesto, tramite il proprio Presidente, ha portato l’esempio di un territorio, quello della Val Cavallina, che sta affrontando la sfida del futuro sulla base della consapevolezza delle locali risorse naturali, dei radicati valori della sua gente e dell’innata capacità di lavorare insieme e di una Cooperativa che da, da circa vent’anni, ha deciso di mettersi in gioco può seriamente sviluppare l’idea di mettersi in gioco con l’intento di creare, sul territorio e per il territorio, opportunità di sviluppo e di crescita socio economica.
E proprio il “gioco” al centro di un’altra importante esperienza che, al di là della partecipazione ad un evento di rilevante interesse nazionale e internazionale, vuole dare dimostrazione concreta di come sia possibile, attraverso l’attivazione di collaborazioni e di reti lunghe sia possibile coniugare innovazione e tradizione per diversificare l’attività in numerosi settori, in primis quello della valorizzazione territoriale e della promozione turistica.
Promossa e coordinata dalla Cooperativa L’Innesto, una delegazione dell’Associazione Giochi Antichi (AGA) ha partecipato, il 20 e il 21 maggio, alla mostra-evento di Roma, “Ai Confini della Meraviglia” per promuovere e raccontare il gioco tradizionale nelle tante piccole località di un’Italia ancora poco conosciuta.
Lo scenario è stato quello del Museo nazionale delle Terme di Diocleziano a Roma ed il contesto è stato quello di una grande iniziativa, dal titolo “Borghi – Viaggio Italiano”, promossa da 18 Regioni Italiane insieme al MIBACT per la valorizzazione di un importante asset turistico del nostra Paese, i borghi italiani come luoghi del turismo lento, dell’autenticità, della qualità di vita.
Le due giornate dedicate al tema “Vivere i Borghi” hanno visto l’animazione dei tanti visitatori, la maggior parte stranieri, con la presentazione e la dimostrazione pratica dei giochi tradizionali, un tema che per qualsiasi borgo, per qualsiasi comunità territoriale è un forte elemento identitario che sa aggregare le genti, strumento capace di raccontare la propria storia e far dialogare fra loro popoli diversi, per la reciproca conoscenza, innato promotore di pace, che va oltre il valore ludico e ricreativo.
Dopo la testimonianza di Monticello Amiata e l’animazione delle due giornate alle Terme di Diocleziano a Roma, il 23 maggio, la Cooperativa ha organizzato e ospitato il workshop “Rigenerazione e sviluppo di comunità: le traiettorie di sviluppo della cooperazione sociale”. Si è trattato del momento di conclusione di “futuro.coop“, progetto di Legacoop sociali, e ha rappresentato un primo passo verso la nascita di un documento denominato “Carta di Gaverina”, un documento che intende puntare l’attenzione sullo sviluppo di comunità come risposta alla chiusura di un ciclo della cooperazione sociale dovuto ad un duplice motivo: da un lato, vi sono crescenti difficoltà a mantenere e ancor più ad accrescere le risorse pubbliche destinate a finanziare i servizi offerti dalle cooperative sociali; dall’altro lato, in alcune regioni, la domanda dei servizi più consolidati è vicina alla saturazione.
La quarta settimana di maggio ha visto L’Innesto protagonista ancora di due appuntamenti: la partecipazione ad un importante seminario, sul tema del turismo di comunità come motore dello sviluppo locale, organizzato dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università degli Studi di Bologna e quella, a Napoli, nell’ambito di una consolidata manifestazione di diffusione della cultura scientifica e tecnologica in Italia creata e sviluppata dalla Fondazione IDIS Città della Scienza. Il 25 maggio, a Bologna, nell’ambito di Itacà, il primo Festival del Turismo Responsabile, la Cooperativa L’Innesto ha proposto la propria azione come esperienza concreta nel provare a dare risposte alle esigenze reali che emergono dal territorio, in primis il lavoro, ponendo attenzione alla sostenibilità e alla continuità economica della propria
attività. Il caso concreto esposto è stato quello della Valle delle Sorgenti, vero e proprio attrattore per il turismo slow e primo passo per fare della Valcavallina una comunità ospitale.
L’Innesto è stata, poi, dal 25 al 28 maggio, tra le ventitrè cooperative presenti con progetti innovativi in Piazza del Plebiscito a Napoli, alla XXXI Edizione di “Connessioni – Futuro Remoto”. Legacoop e Coopfond, nel quadro di un Accordo Strategico Triennale, sono stati, quest’anno, tra i partner di Futuro Remoto. L’importante presenza delle cooperative associate a Legacoop dimostra come la cooperazione da sempre sviluppi innovazione: molto esperienze sono best practice nel campo della ricerca, frutto di studi e sperimentazioni autonome, ma anche di collaborazioni con istituzioni accademiche e scientifiche. Per l’occasione, la Cooperativa ha presentato un’innovativa piattaforma on line di servizi di supporto al welfare aziendale (interamente progettata e realizzata “in house”, all’interno dell’Alleanza Territoriale di Conciliazione degli Ambiti di Val Cavallina e del Basso Sebino, BG) che coniuga conciliazione, territorialità e cooperazione: una “rete di prossimità che cura” e risponde ai bisogni contemporanei (cura alla persona, sostegno alla studio, tutela della salute, previdenza integrativa, benessere e tempo libero, prodotti a km.0). Ciò, costruendo partnership tra operatori sinergici e garantendo un’offerta di servizi a 360 gradi che risponde alle esigenze articolate di aziende e dipendenti.
Infine, sempre a maggio, il giorno 18, la Cooperativa L’Innesto è diventata maggiorenne: ha compiuto 18 anni ma tanta è la strata ancora da percorrere.
Auguri a L’Innesto!